blog di flymoon

il velo della memoria 
in luce di sangue si ravviva

è fiore che s'apre
nell'urlo

nell'ora dolente
Ti consegno i passi all'indietro
le volte
che ho svoltato l'angolo
davanti all'ingiustizia

vaghezza di nuvole a stracci

tu
nella mezza luce mi chiami
poesia chimera

mi conforta la tua ala

labirintici corridoi

ti vedi venire contro
traversandoti una 
moltitudine

ti fa strano che

il pensiero vola

quindi
volo

anche se zavorra
giù mi trattiene

le invidio tuttavia

(l'ispirazione)

nella mezzaluce
t'invita l'occhieggiare
del trompe-l'oeil

la visione centrata 

brusio di voci

galleggiare di volti
su indefiniti fiati

si sta come 
staccati 
da sé

(a Iqbal)

tra trame
di tappeti e catene lasciò
a terra la sua ombra e
s'involò

quante piccole vite

Gesù aveva i suoi "followers"
ma per nessuno vorresti la sua fine
(in)gloriosa

quale fuoco ti attraversa la carne

non un appiglio neppure
l'aggancio da un sogno

vaghezza d'immagini
preavvertite quasi
a scivolare di sguincio