blog di davedomus

Alle porte scure della notte
il tempo si fa creta.
Appeso al battente il vento scuote
il mio affacciarsi ai sogni.
Così navigo d'angoscia

Mi sono perso in un risvolto della vita,
come moneta dimenticata

nelle pieghe di una tasca.
Nel nulla che non è,

fruga il pensiero

Nell'augurarvi un sereno Natale dei vecchi versi

che mi portano a delle feste e a un vivere semplice ormai lontano..

Villa Nunzia.

Esiste un deserto in fondo al mare
e foreste scosse da un vento d’acqua.
Liquido il pensiero
scivola da questo scoglio
come bava d’onda.

In tutto mi rimane il viola.
Nel patito divenire dei giorni
appesi a nuvole sbrecciate.
Nei muri erti fra i cieli e i tramonti.

Così come fa la nebbia
si stende un velo di lucide follie.
Disegno solitudini in punta di dita
nell'esistere vago d’incerte inquietudini.

Carezza d’autunno
con viso di muschio
e pelle di foglia.

 

Tra i rami visioni,
di rame e di giallo,

Sapida tentazione di vivermi sopra.

Notti perdute in desideri distali.

Ingobbite presenze sfilano al mio cospetto

ambasciatrici di azioni,

Cieca.
Guardi il buio
E vedi arcobaleni
Virati di colori
Che occhi mai hanno veduto.
Senti il vento
Mulinare braccia