Scritto da © davedomus - Mer, 30/09/2015 - 20:57
Sapida tentazione di vivermi sopra.
Notti perdute in desideri distali.
Ingobbite presenze sfilano al mio cospetto
ambasciatrici di azioni,
peccatrici assunzioni di scelte.
Accade che non sfuggano al giudizio
prigioniere dei vorrei.
Dio di me
li caccio dall'eden dell'essere.
Adoranti e fedeli illusioni
pregano perché le faccia vivere.
Tronfia la chiesa d'orgoglio
mi celebra
glorifica ogni giorno il mio credo.
Così sto
onnipotente del nulla,
scoperto alla bestemmia.
Nell'eco indistinto
nelle mie stanze vuote
eccole dirmi
al fine di che esisti?
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