Scritto da © davedomus - Dom, 20/12/2015 - 17:31
In tutto mi rimane il viola.
Nel patito divenire dei giorni
appesi a nuvole sbrecciate.
Nei muri erti fra i cieli e i tramonti.
Nel sostare incerto della fragile Luna
sulle case afflitte dalla sera.
Sussurra il senso delle cose
nel vento fuggito al respiro degli anni.
Si poggia sul petalo di un fiore
che mi vive accanto discreto.
Di quel colore il mio sguardo
prestato al livido scherno della vita.
Resta al limite del crepuscolo
dove sorge innocente la speranza.
Nel patito divenire dei giorni
appesi a nuvole sbrecciate.
Nei muri erti fra i cieli e i tramonti.
Nel sostare incerto della fragile Luna
sulle case afflitte dalla sera.
Sussurra il senso delle cose
nel vento fuggito al respiro degli anni.
Si poggia sul petalo di un fiore
che mi vive accanto discreto.
Di quel colore il mio sguardo
prestato al livido scherno della vita.
Resta al limite del crepuscolo
dove sorge innocente la speranza.
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