blog di ComPensAzione

Avevano acceso, al tramonto, i due lumi del Shabbat, ed erano rimaste sveglie in silenzio, ognuna a digerire il dolore della giornata.

Percorse con lo sguardo Gerusalemme e sospirò. Erano in momenti come questi che rimpiangeva il suo paese lontano, e non solo.

Si era piazzato al tavolo della cucina, sistemato il foglio bianco con un ordinato arcobaleno di pennarelli accanto, e aveva iniziato a disegnare intercalando il suo lavoro con domande alla madre

Aveva bagnato di lacrime le bende mentre fasciava il corpo, ultimo gesto d'amore verso il fratello.

- Tu non puoi capire -  allargò le mani guardandosi attorno: - Questo l'hai sempre potuto vedere, sempre, dal primo  tuo ricordo.

Si parò gli occhi con la mano guardando verso il monte sacro, a ponente, poi abbassò lo sguardo verso la sua ombra inesistente, pareva appena una virgola che accompagnava ogni passo

Sussurra 

l'aroma notturno

sciogliendosi in gocce

E' pioggia diversa

di quiete che pigia

su terra in risveglio

Era seduta sola ad un tavolino d'angolo centellinando la bibita che aveva tra le mani guantate.

La goccia di rugiada si era fermata sulla curva della foglia e la formica si era avvicinata guardando con stupore la sua immagine riflessa; una farfalla si posò con grazia lì vicino

Macchiati d'azzuro i prati

- stupiti occhi della Madre -

a specchio sul cielo

orfano di nubi, oggi

All'orizzonte riflessi