blog di Aurora

Appoggio la testa sulla poltrona.
Chiudo gli occhi, mi allontano
dal presente e dolcemente
scendo nel passato.
Piccoli momenti, allora di routine,
passano, si accavallano, si fermano
nella mia mente.
Istanti una volta veloci.
Il tempo non lascia tempo a godere
di certi attimi.

Emozioni a tarda notte mentre
la pioggia, illuminata da un lampione,
si confonde lentamente
con un rigagnolo d’acqua.
Alcune auto passano.
Danno un po’ di movimento
in questa scura notte.

Emozioni per uno sguardo,
per una carezza, per una parola,
per un bacio, per un abbraccio,
per un nome.

Lacrime di gioia: una nuova vita.
Un bambino,
un ragazzo,
un uomo,
un abito talare.
Quattro passi nel tempo,
una veste bianca,
vagabondo nel mondo,
giovane fra i giovani.
E la storia racconta.
Un volto sereno,
vestito di umiltà,
portatore di speranza,
libertà e umanità.

Cinguettio di uccelli
urla di ragazzi
grida di gabbiani
sospiri
brusii della natura
gas di auto
rumore di traffico
cellulari
squilli di telefono
sole grigio
ticchettio di pioggia nell’asfalto
nebbia confusa alla rugiada.
Zolle brulle, alberi spogli,.
giorni che si rincorrono quasi uguali.

Una notte come tante.
Una notte buia
tormentosa per alcuni.
Notte di un addio.
Cuori silenziosi,
senza battiti,
per non disturbare.
Occhi gonfi
di lacrime strozzate
per non annegare
l’ultima speranza.
Parole mute
abbracciate al silenzio.
Mani nelle mani,
strette nella disperazione.

 Delle corde

un violino

una sinfonia.

Dei battiti d’ali

una farfalla,

una armonia.

Nuvole grigie

Come un bocciolo
poi una rosa.
Dal lungo stelo
si offriva al sole,

Una foto, un sorriso
stampato di due giovani.
Un sorriso che prende vita.
Un leggero movimento del capo
sempre più brioso
al suono di una canzone.

Avvolta nella nebbia
ho cercato un raggio di sole
una goccia di rugiada
mi è scivolata sul viso.
E adesso?
Vestita di sabbia

Bambina abbracciata
ad una piccola
bambola di porcellana.
Ragazzina con sorriso nel sole,
donna un abbraccio alla vita,
mamma un valzer viennese.