blog di Aurora

Un invisibile nastro di seta s’infiltra
dolcemente fra le mie dita.
Le accarezza, le sfiora, si sofferma
e lievemente le stringe con amore.

  Sciabordio, tuoni
  Ognuno crede in ciò che vede.
  Un suono di campane
  risposta di tamburi

E me ne vo’
nella nebbia del mattino.
Alcun raggio di sole
né cometa
mi indicano la via.

Me ne vo’
nella nebbia della vita.
Cammino seguendo
un filo di speranza
cercando la mia stella.

Cammino
nella nebbia del dì
Cammino

Lo sciacquio
della bassa marea
sulla battigia.
Un cuore di conchiglia
un gioco di luci:
raggi di sole
che si specchiano sulle onde,
un castello di sabbia
diroccato,
orme confuse,
stridio di gabbiani.
Il dì che se ne va
e il resto è silenzio,

E ti sei trovato in un istante
a faccia a faccia con il destino.
Non hai potuto scegliere
e nell’impotenza
ho dovuto lasciarti andare.
E ti sei addormentato
nel buio senza ritorno.
Sei diventato un angelo.
A faccia a faccia con il destino
si sta da quando si nasce,
solo che non si sa.