Blog | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Piazzetta virtuale

 agorà

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

Blog

Il dorso dove poteva una strada il piacere.

 
Sono qui mani
sui deltoidi come una fascina viva
pur potendo fronte al seno
voglio
un dorso a cui imporre scavo
 
di mani
davvero a morsa sugli scampoli di pelle
mani che aggrovigliano solchi e sarchiano pelurie
mani come vesti in lattice per riformate forme
mani strumento di affondi
teodoliti di misura

Niente

morsi veri quelli che sentivo
alle caviglie e sassi grossi
addosso non palline colorate
acide voci che lasciavano segni
su ciò che di te sentivi sognavi
farsi nuvola per volare invece
nubifragio da doversi riparare.
ombrello sempre piccolo nero
sfilacciato intanto crescere
portarsi al giusto livello
nella marana dove non fui mai
pesce pregiato al massimo rana.
Con occhi di biglie marezzate
filtravo l'apparente incuriosito
tremule volute di presenze aliene
alla ricerca ansiosa di un sorriso.
senza esordio m'era sembrato
di esserci arrivato giustamente
sceso insieme a tutti dalla corriera
e mentre baci e abbracci tra la gente
correvano tra gli ospiti e quelli attesi
mi guardai intorno e non vidi niente.

 

Solo Noi

Lenzuola stropicciate
Il desiderio avvampa in noi
L’uno nelle braccia dell’altro
I corpi si stringono
Nell’immenso piacere
Solo noi
Niente e nessuno intorno
Né il sole né la luna
Solo noi
Ecco quello che siamo
Ardente passione
Nell’oscurità della notte

Yasmine73

comete

 Distant Lights

(Steve Jonhnston:Distant Lights)

Le stelle non hanno bocca
eppure si baciano con gli occhi
Rimane una scia bianca da seguire
 
Come un profumo di gelsomino

Schegge

Scopro, che in me  vive un ammasso di contraddizioni  che mi sorprende così, all’ improvviso:  irrompe prepotente e toglie il fiato, esplode come magma incandescente e adagia gelatinoso sulle ali di un ricordo greve, approdando naufrago su un mare in cui non  intravvedi salvezza. Sequenze di vita senza suoni, alla ricerca di cosa è stato. Ma cosa è stato? Ti regalo un sorriso, ti racconto di parole scritte nel vento, frugo nella mente alla ricerca di ricordi sbiaditi. Non esistono domande, non ci sono risposte. Vorrei  essere … o forse non essere! Mi sorprendo a scavare nei recessi della mente, contrastando cuore e membra intorpidite, alla ricerca di un’ Armonia lontana che il tempo ha sbiadito. Riaffiora e prende forma, tra le dita, la magia di un momento in cui il tuo pensiero, guidato da inspiegabile alchimia si sia incontrato con il mio, in un punto indefinito dell’ Universo. Flash  improvvisi come lampi pregnanti  di sconforto, di vuoto, di desolazione e sbalordimento che avvolgono in spesse coltri di rabbiosa insofferenza:  quanta tristezza,  o forse è solo rabbia furente, quanto è più grande la consapevolezza di ritrovarsi nudi, inermi, impotenti e imprigionati nelle trame di un groviglio di ingiustizie. Ho tracciato e cancellato mille volte un pensiero lontano:  i profumi di un tempo incompiuto, la precaria fragilità di un soffice prato fiorito che, le prime piogge autunnali hanno irrorato. Cosa avevo, che ora non ho più? L’ acqua ha lavato il sangue dai graffi della vita. Ho scostato la tenda e il sole entra nella stanza. Vorrei  parlarti, vorrei tanto poterti parlare. Leggi tutto »

Fondi di caffè

giro e rigiro la tazzina tra le dita
poi tamburello nervoso sul tavolo
il cameriere accorre equivocando
ti aspetto da ore, hai toccato il fondo

forse conviene soprassedere
abbiamo confuso entrambi il responso
e la gitana che ha letto il futuro
ha solo mentito, l’ha data da bere

(immagine da web)

Sul lago di Lugano un sospiro al crepuscolo

Filastrocca per una notte sciocca

muoviti  piano non far rumore
perché la notte si può svegliare
respira piano ferma il tuo cuore
ché anche il sangue si può gelare

danzan le ombre lungo il selciato
tremano fioche mille candele
notte di streghe, mondo incantato
nella città che sembra Babele

danza con noi, dai entra in scena
bolle sul fuoco ormai il pentolone
il nostro passo si sente appena
tu non resisti, hai già il fiatone

ma se ti fermi tutto scompare
a mezzanotte di già l’ora scocca
rimani solo in strada a cantare
tutta la notte la sciocca filastrocca

(immagine da web)

 

Attesa

Sera di canti oltre il vetro e a poco

a poco a poco si emerge nel tempo
altro, l’attimo oltre la siepe verde
del trifoglio a in men che non si dica
l’essenza vegetale dell’aria non tocca
la vita parallela che continua nel freddo
e nell’azzurro del silenzio incantato
perfezione del mare da pettinare
Abbiamo attraversato le mattine
nel paese segreto che ancora esiste. 

 

Come Un Buio Deserto

Come un buio deserto
la mia vita privata
del tuo soffio di gioia
del tuo riso leggero

procede in silenzio
da un eremo all'altro.
Ogni giorno è più duro
confrontare il ricordo

con il nulla straziante,
ogni giorno combatto
snocciolando le ore
per esistere ancora.

      loripanni

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 7634 visitatori collegati.