Scritto da © brunaccio - Dom, 01/11/2009 - 09:28
morsi veri quelli che sentivo
alle caviglie e sassi grossi
addosso non palline colorate
acide voci che lasciavano segni
su ciò che di te sentivi sognavi
farsi nuvola per volare invece
nubifragio da doversi riparare.
ombrello sempre piccolo nero
sfilacciato intanto crescere
portarsi al giusto livello
nella marana dove non fui mai
pesce pregiato al massimo rana.
Con occhi di biglie marezzate
filtravo l'apparente incuriosito
tremule volute di presenze aliene
alla ricerca ansiosa di un sorriso.
senza esordio m'era sembrato
di esserci arrivato giustamente
sceso insieme a tutti dalla corriera
e mentre baci e abbracci tra la gente
correvano tra gli ospiti e quelli attesi
mi guardai intorno e non vidi niente.
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