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DOMENICA AL TRAMONTO ( Santa Caterina di Pittinuri)

Datemi qualche passo in più – white blues (tentativo)

 
Datemi qualche passo in più
oh, datemi qualche passo in più
non chiedo altro perché non posso
oh, datemi almeno un passo
 
Non voglio che sia come una corsa
(hum) non ne avrei tutta la forza
quindi datemi quel passo in più
(hum) ragazzo, salta sui tacchi anche tu
 
Ho detto che vado fino a lassù
(hum) devo salire salire sempre più su
Quanto è bello il signore del settimo piano
(hum) le scarpe di vernice e le monete in mano
 
Ragazzo, non hai che pezze sul culo
(hum) E’ la vita che dà calci da mulo
Datemi adesso qualche passo in più
(hum) Datemi almeno un passo in più.
 
Finchè il signore del settimo piano
avrà quelle scarpe non mi darà la mano
(hum) Allora io voglio andare più su
Datemi almeno una moneta in più.

di miao in miao verso l’eterno vortice di un tempo cane

 

pops and paps, 1953 - ursula schultze-bluhm

boh

... Ho sogni da gatto. Salto sul palcoscenico notturno, rischiarato soltanto dalla rotondità quasi perfetta della luna e mi sbizzarrisco con una serie di propositi che consegno alla sacralità della notte. La verità è che l’anima rock mi spinge alla performance artistica, dove donarmi alla sola folgorante impresa di strafare nei pezzi della mia unica e sacrilega follia.  E pensieri da gatto. Soffiosi e graffiosi, pieni della presunzione felina d’essere al centro d’ogni sequenza e disastro. Sanguinolenti segni di un colpire veloce, di lingua risposa, d’unghia frenetica. Individuando tutte le vittime predestinate e tante altre ancora. E pelo di gatto, che diventa irto ai nemici e facile alle buone mani delle carezze che pretendo. Morbidezza da rotocalco, fantasia da grande sognatore. E come gatto muovo le coscienziose verità a mio uso e consumo, proponendo tutta le giusta pietà e tutte le più ingiuste falsità. Ma sono nato per muovermi nella notte delle bugie, dove tutto diventa ambiguo, tutto ha sembianze e niente è veramente quel che sembra. Perciò mi affido a tutti i sensi oltre ai cinque consueti, che è risaputo un gatto ha tutto oltre.

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In fondo al cuore

 
In fondo al cuore
i tuoi occhi.
Scorrono i giorni
distesi nel tuo sguardo,
puro.
Mio oro.
Mia preziosa,
perla di vita.
Tu
mi inondi.,
imbrattaanime.
Sono ormai colorata,
canterina sognante,
come piace a te.
Ed è nel buio
che sento più forte
la tua luce
di gemma..
 
                                     Danila Corlando

Se solo potessi scegliere

Voglio essere ghiaccio che brucia,
sole che gela,
luna che scalda.
Cavalcare una stella seguendo l' arcobaleno,
orientarmi con il vento per poi...
sdraiarmi sull'oceano.
 
 

E intanto il sole continua a sorgere e a tramontare

 

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.
Dietro le parole di un poeta
c’è sempre un nome
che di dolcezza disorienta
o di passione esplode
 
quando la penna cattura il turbamento
che dal cuore sgorga
e ai cuori torna
sull’impercettibile fremito lungo la via del foglio.
 
Ma a volte il vetro
si camuffa da cristallo
e d’illusione alimenta lo sguardo al cieco
sui fatui luccichii che dopo un po’ si spengono.
 
Che sia vetro
o cristallo assai pregiato
se a terra arriva si rompe e bevi il tuo dolore
e intanto il sole continua a sorgere e a tramontare
 
tiziana mignosa
10 2009

Consapevolezza

Spesso
quando ho voglia di guardare
devo smettere di vedere
Come quando
davvero ascolto
mi limito a non sentire
Spesso
quando ho voglia
di toccare
gustare
volare
devo esserci
Poiché  son vivo
solo se ci sono
ed io ci sono
solo quando
so
di esserci

Promenade esistenziale

Viatici che i viandanti
imprimono calpestati di tempo
respirano degli aliti
svernati dal cuore
aperte scansie di pensieri
rotolano parole giù fino al guado
sentire di piccole croci ed enormi sorrisi
sbriciolano il suono ovattato
eviscerato tra fronde di pensieri
bracieri accesi di noia
sfarfallii dimentichi d'amore
battiti di ciglia come fremiti che
il corpo assente pervadono
rivelandosi ammiccano
alterni di gioia
tra le righe della pelle tronfi
divelgono dal sapore di notte
se la vita che appare regina
esiliata dal sogno disciolto
in parole arginate distratte
dal corso fluente
di un respiro silenzioso
al suono di tamburo batte ancora

Sogni

Eredità,
interessi diversi s'odono
tra le cannonate e divampano
insiemi risvolti di sensi
assopiti scelti momenti
invadono le strade della mente
salubri interazioni, divani disfatti
tra i ceppi fumanti
vagano le storie ardenti,
divani accesi.
Di sudore perlato
le disperate emozioni
giocano a soppiatto con i sospiri
dondolanti tra le amache
tradendo deliri incessanti
s'odono
disperati
nelle menti che i giovani

tra le stanche case
assonnate
rispondono celando grani di polvere
caduta li per caso a coprire
a vendere impronte di sera
rese al chiarore
della riflessa ombra nei meandri
dell'assopito deserto
 

Ancora un passo.

 
 
Piove:
numero
il tempo
delle gocce
in
una
pozza
ad
orologeria.
 
Aspetto:
è
più
difficile
pensare
partenze
che
respirare
ritorni.
 
Devo andare:
guaderò
questo
fiume
verticale
ma
mi
manca
il tuo
ombrello
di carezze.
 
Piove:
Simulo
solo
un
passo
nel
miele
del ritorno.

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