Per un attimo
Dal capo chino
accendi un sorriso
mia diletta
ed il verde dei tuoi occhi
esplora la mia pelle
trasmuti in seta radiosa
la tua mano
intinta del calore
che il mio fremito assapora.
Sinuoso, il seme dell'amore,
o mia radiosa,
illumini densa del tuo sguardo
a trapelare tra esili sospiri.
Scorsi i Divini inverni passati
sciolti al calore
che un abbraccio
intriso di antichi sogni, assale.
- Blog di matris
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l'incendio
che bruci anche le lacrime.
- Blog di veronica
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Quando nella stanza entra l’uomo amato
Quando nella stanza entra l’uomo amato
Anna Achmatova scrive:
“Infilai nella destra il guanto della sinistra”.
Quando tu mi dicesti:
“Ci vediamo fra un mese!”
Io ti parlai con lo spavento dell’amore:
“Un mese da ora o da ieri sera?”
Ma mi rincuorai quando cambiasti il tuo piano:
“Ogni giorno a quest’ora verrò a trovarti!”.
Come se una guerra ci separasse.
Perché quello che facciamo nella vita
è un modo per essere amati un po’ di più.
“Il tuo sguardo/ precipita su me come un sole”
(A.M.Ortese, “Le glicine mi toccano la fronte”)
“Je le vis, je rougis, je pâlis à sa vue/ un trouble s’éleva dans mon âme éperdue/ Mes yeux ne voyaient plus, je ne pouvais parler” (Racine, “Fedra”, atto I, sc.3)
9/1999
- Blog di Piero Lo Iacono
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Colpevole!
Lasciala andare vita
abbi pietà di quest’anima
che vive senza respiro.
Nulla
lei non ti chiede più nulla.
Ogni aspetto è un’illusione
anche il dolce sorriso che oggi c’è
e domani sboccia altrove
perfino l’intreccio buio di questo sfinimento
che di fuoco e lacrime
incide il suo tormento.
E mentre l’accusa
di rabbia sgrana gli occhi sull’amaro fallimento
spietata arriva la sentenza:
colpevole di non provare niente!
tiziana mignosa
aprile 2009
- Blog di tiziana mignosa
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Tempo di neve
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Nuova raccolta di poesie di taglioavvenuto edita da Rosso Venexiano
All'amico Gabriele [taglioavvenuto] con i migliori auguri di buone feste dalla redazione di Rosso Venexiano.
Hanno collaborato alla realizzazione della raccolta e ringraziamo sentitamente: Walter [ormedelcaos] per la presentazione, Manuela, Rita, e Anna.
L'autore devolve i proventi della vendita del libro all'Ass.ne Salotto Culturale Rosso Venexiano
1a edizione 12/2009
Per acquistare gli altri libri editi da Rosso Venexiano clicca il titolo: Leggi tutto »
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Notte di Natale
Era una stanza perfettamente quadrata e questo la rendeva più raccolta di tanti altri posti. L’atmosfera caramellata si riconosceva da quei dettagli rimasti vivi ancora adesso dopo tanti anni: la tappezzeria strappata con quei piccoli gigli che confondono la vista, il legno annerito del soffitto, il pavimento rivestito di scampoli di moquette di colori diversi, il camino che chissà se era mai stato usato e tutti quei trabiccoli per sognare grandi battaglie. Non era un giorno qualsiasi, la vigilia di Natale era imminente. I fiocchi di neve scendevano lentamente per cancellare il paesaggio, non si sentivano nemmeno i cani probabilmente acciambellati tra di loro in cerca di calore. Io ero li, in piedi sul baule con il naso all’altezza del davanzale della finestra mentre caricavo una vecchia scimmietta di latta gialla. Anche i colori quella sera sembravano diversi, caldi e morbidi come il velluto dei pantaloni del babbo. Nessun albero, nessun presepio solo una piccola stella di cartone appesa alla lampada della scrivania e un calendario con delle finestrelle da aprire ogni giorno. Fu proprio mentre il mio giocattolo a molla si fermò che sentii il rumore della fuliggine appoggiarsi sul fondo del camino. Scesi dal baule con un salto e mi misi seduto a gambe incrociate aspettando li davanti. L’emozione nel vedere la corda che scendeva giù per la cappa fu tanta, ma quando vidi i grossi stivaloni di pelle, i pantaloni e la casacca rossa dissi dentro di me: ma allora esiste veramente! Era lui Babbo Natale in persona che con un sorriso mi porgeva pacchetti dai fiocchi sgargianti. Ci sedemmo al centro della stanza e iniziai impazientemente a scartare i regali, mentre lui soddisfatto si accendeva la pipa godendosi un prezioso momento di riposo. Fu mentre provavo a montare la ferrovia del trenino che vidi scendere dal camino un altro Babbo Natale, era perfettamente identico al primo e anche lui come l’altro mi porse i doni. Leggi tutto »
- Blog di miskin
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Un soffio di brezza, uno spolverìo che brilla, i miei Auguri per Voi
E' un attimo quel tempo
che chiede alla rosa di aprirsi
Così sta il mio amore
in attesa di schiudersi
Sempre
- Blog di Princ3ss
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Christmas Tree
Ti arrampichi all'azzurro abbacinante
da un privilegio d'alpe immacolata
placido nella notte hai ricevuto
il dono di un mantello d'ermellino
Lontano dai fratelli sfidi il vento
con il vigore buono dei giganti
ma amico ti è il concerto delle vette
solide le tue mille verdi braccia
- Blog di ElfoGuerriero
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Grate e cancelli
Ho seppellito vite
tra scelte non riuscite
a oltrepassare grate
morendo disperate
Sepolte le ho lasciate
mal nate abbandonate
serrandole in cancelli
su spalle mie ribelli
Ho sotterrato scelte
disciolte lì alle uscite
per altre invece entrate
nei miei cancelli e grate
E mai mi son voltato
pentito o indietreggiato
ma spesso ho domandato
chissà chi sarei stato
- Blog di Rosario
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