Canto di Natale
e troverete il segno
messaggio pei pastori
umili condottieri
di greggi nella bruma
per tetto il cielo aperto
a guardia degli armenti
voi troverete il bimbo
avvolto nella grotta
il nostro salvatore
disceso sulla terra
messaggio di salvezza
in povertà compresa
nel luogo che circonda
il mondo nell'attesa
ricordo gli anni andati
i giorni di fanciullo
e dell'adolescenza
intrisi nei miei sogni
i viaggi e gli orizzonti
passati e in divenire
e l'ultimo natale
impresso nel mio cuore
sorrisi nei presenti
in camera addobbata
adorna di mille anni
sapienti nell'attesa
ricca di tanti cuori
e lacrime sincere
memorie del passato
cenacoli abbondanti
tra figli e nipotini
or tutto sta in memoria
nel canto di Natale
tra vecchi conoscenti
commossi e sorridenti
Copyright © Lorenzo 26.12.09
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Scrivere
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La mia stella
Non era come le altre, mi guardava, mi parlava e mi consigliava.
Non sentivo le sue parole, ma sentivo che mi sfiorava il cuore e io capivo cosa voleva comunicarmi.
Era la stella più luminosa, più bella.
Un giorno dovetti partire lontano, in un posto senza mare, speravo che comunque avrei potuto continuare ad incontrarmi con la mia stella.
Ogni sera come faceva buio mi affacciavo alla finestra e la cercavo, ma non sono riuscito più a vederla, non ho sentito più il suo calore e le sue carezze al mio cuore.
Come era possibile? Una stella non può sparire da un giorno all'altro, non può essersi spenta così.
Più passavano i giorni e più la malinconia aumentava e la mia stella ormai era sparita per sempre.
Diventai vecchio e dovetti smettere di lavorare.
Con i pochi soldi racimolati presi la decisione di tornare alla mia terra, di tornare dove c'era il mare.
E così feci.
Era cambiata molto la mia terra, il progresso provoca modifiche irreparabili, però ritrovai la mia spiaggia, bella, bianca e con il mare meraviglioso che l'accarezzava con le onde.
Una notte mi ritrovai di nuovo a passeggiare sulla sabbia di notte e ad un tratto sentii una voce che mi chiamava, ma che sembrava venisse da nessuna parte.
Alzai lo sguardo e rividi la mia stella, sempre bella e luminosa, che mi sorrideva.
“Ti ho aspettato tutto il tempo e sapevo che saresti tornato, adesso non potremo più separarci e non avrai nemmeno bisogno di venire in spiaggia tutti i giorni”
“Perché non devo venire in spiaggia, il mio cuore ha bisogno delle tue carezze” le chiesi quasi implorante.
“Non ci sarà bisogno perché adesso verrai da me e non ci separeremo più, e il tuo cuore potrà avere tutte le carezze che non ha mai avuto”
“E come sarà possibile tutto questo?” dissi...
La stella rispose semplicemente:
“Chiudi gli occhi”
Franco
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Illusione
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Un Nuovo Canto
Tutto si ripete nel tempo immobile ed il suo abbandonarsi
come lieve orma sulla neve bianca
Tutto si solleva come un caldo pensiero che sinuoso ondeggia
fra le note di questo nuovo canto
Ho luci accese nel mio presente
Ho fragranze di istanti appena nati a reggermi la memoria
Ho Religiosi silenzi ritrovati in un niente mai tornato
...e mi trascino nel palpito del mio petto
fra gli echi di questo violino e le sue note di notte
...e mi trascino fra le corse di ricordi lontani
come quando si aspettava lo sciogliersi della cioccolata
Ho fra le braccia un Nuovo Natale
Ho nel camino un Fuoco appena acceso
e fra gli schizzi di luce emanati dal Miracolo
ammiro il Riflesso incandescente
di una Donna che Brucia di Nuova Vita
-Runa-
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Sono una renna ubriaca
Sono una renna ubriaca
con le corna troppo lunghe
per colpa di una moglie
che si finge gelosa
per colpa di un destino crudele.
Sono una renna si
una renna
con il pelo delicato
un mantello da far invidia
a un industriale del borgo
ma è mio
e non lo lascio nemmeno
in prova
al figlio degenere
di quel cornuto
che sputa sugli stranieri.
Sono una renna giocosa
colpita dal complesso d'Edipo
fuggita alla sua emozione
per colpa di un depravato
che mi faceva lavorare
come un dannato
un pancione barbuto
uscito dalla quinta strada
o forse da un romanzo di Dostojevsky
E bevo per non pensare
per non amare
e per non ballare
che i Lapponi danzano
troppo
troppo sul finire del giorno.
Bevo vino di Francia Corta
ma non disdegno nemmeno
un Primitivo di Manduria
perchè sono una renna clandestina
ma mai cretina.
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Finchè goccia non ci separi
Finchè goccia non ci separi.
Io che d’amore non fui mai sazio
E tu che in me cercasti ripari.
Varcando insieme l’ombra dell’oblio,
Restando immuni alla forza del vento
E cercando un calmo fiume o un rio
Ma solo noi nella nostra essenza,
Custodi di segreti da svelare
Col fuoco e col ghiaccio, senza
Del cuore svelare gli arcani.
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William Blake
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Spolia opima.
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Natale
A tutti un augurio di...
Nel caminetto acceso
ardono i ceppi...
Avvolta da un caldo tepore,
rianimo il fuoco...
Illumina la stanza
uno scintillante abete
di sogni carico...
E' calda la notte,
ma fredda la speranza
che fuori avvolge
i cuori:
triste istante
che l'anima prende...
Lontano,
in una grotta,
tremante un bambinello,
tra le mani stringe
un desiderio...
- Blog di rosemary3
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