Scritto da © Princ3ss - Ven, 19/02/2010 - 18:45
Invoco
Non è più il tempo di invocare
e nemmeno di aspettare
E' nata la corrispondenza
e ciò che sembrava tortuoso appare chiaro
Qui giace una vita senza stenti
e liscia nelle sue parole
E' il tempo della dimestichezza
e quello scalino in più
che porta a vivere di più
Sei tesoro
in questo mare
»
- Blog di Princ3ss
- 5 comments
- 1224 letture
- Commenti
Scritto da © Bruno Amore - Ven, 19/02/2010 - 17:49
Un lumaio.
come un insicuro lumaio
ho più acceso che conservato
i fuochi nei cuori finitimi
e quelli che si spegnevano
m'hanno ustionato assai
lasciando bruciature profonde.
sono acqua anche cheta
che scorre alla bisogna
e soffoca tizzoni ostili
attaccati alla fiamma dell'orgoglio
più che dell'amore.
non dirmi non muore mai
sol quello che non brucia
resta acceso
come la speranza.
»
- Blog di Bruno Amore
- 4 comments
- 1315 letture
- Commenti
Scritto da © everhere - Ven, 19/02/2010 - 17:30
Rewind: 1964
Un passo e un passo ancora
andiamo avanti
A branchi lenti
ci avviamo verso le soglie d'un altro
giorno incontaminato e fiero
E
nell'attesa
poggiamo la noia
ai ferri logorati del cancello.
andiamo avanti
A branchi lenti
ci avviamo verso le soglie d'un altro
giorno incontaminato e fiero
E
nell'attesa
poggiamo la noia
ai ferri logorati del cancello.
»
- Blog di everhere
- Login o registrati per inviare commenti
- 1444 letture
- Commenti
Scritto da © stellasenzacielo - Ven, 19/02/2010 - 15:38
Domani
E quando ti ho visto, in una serata placida, ho pensato che il mio cervello mi avesse giocato un brutto scherzo. Ma io al cervello mica dò retta. Così ho guardato meglio, e sì, eri proprio tu. Sfacciato, indifferente, girovaghi tra la folla, mentre la tua schiena si prende gioco di me e i tuoi occhi non riescono a vedermi.
Una voce amica o no, che importa, mi sussurra
<<non badarci, non sa quello che fa, lascialo perdere>>.
Trascinata a stento fuori per godermi l'aria fresca, mi ripulisco le ali dal catrame che hai lanciato su di esse.
Mi sorge anche il dubbio che magari l'hai fatto apposta ad evitarmi.
Decido di giocare al tuo stesso gioco, tanto ormai la serata è persa.
Mi muovo velocemente tra volti sconosciuti e non, parlo al vento perchè non riuscirei ad intrattenere una qualsiasi forma di vita. O almeno così e adesso.
Ed è il fruscio delle foglie, lì fuori ed in quel momento, che mi racconta di come ti ho perso davvero. <<Ma come? L'amore della mia vita?>> penso. <<Cosa farò ora?>>
Interrompe le mie preoccupazioni un tossicchiare sommesso.
Mi volto ed è l'albero centenario che, danzando un lento tango con l'aria notturna, mi sussurra:
<< La vita comincia domani>>.
Caterina Manfrini
»
- Blog di stellasenzacielo
- 3 comments
- 1015 letture
- Commenti
Scritto da © Bruno Amore - Ven, 19/02/2010 - 12:25
Stipare pensieri
sai, ogni giorno
appendo un pensiero
nell'armadio
non quello dei ricordi
quello l'ho saccheggiato
finito da un pezzo ormai
lo stipo dei sensi svolti.
pur se non spero che alcuno
li indagherà mai
neppure per guardarne il colore
la trama il tessuto il tempo
e resteranno intrisi
della polvere di ora
che mi vede appena un poco.
»
- Blog di Bruno Amore
- 1 commento
- 1137 letture
- Commenti
Scritto da © Rosario - Ven, 19/02/2010 - 12:25
Erede al trono
"EREDE AL TRONO"
Abbandonaste viali
viole lievi
ed abbracciando soli
voi tramontaste mesti
Mentr’io mentii
in quel poter
mio solo seguitar
a cimentar cimar
tra rami luci
da voi avviate
e con voi nate
Mi lanciai
Mi lanciai
in quegli stanchi getti
secchi
e lucidi di sogni
spenti
da pessimistiche paure
da pessimistiche paure
»
- Blog di Rosario
- Login o registrati per inviare commenti
- 1676 letture
- Commenti
Scritto da © tiziana mignosa - Ven, 19/02/2010 - 09:23
Per un attimo... uno strappo nel tempo
(Sulle note di “Moment of peace” di Gregorian )
.
Ti ho vista
nell’incrocio fulmineo
l’abisso impetuoso dei nostri occhi
si è fuso
è diventato oceano di quiete
ma è stato solo un attimo.
Ti ho vista
nell’incrocio fulmineo
l’abisso impetuoso dei nostri occhi
si è fuso
è diventato oceano di quiete
ma è stato solo un attimo.
Leggiadra e accattivante
senza scarpe e con in mano
infiniti arcobaleni
t’insinuavi furtivamente
tra le pieghe sgualcite
di quel niente travestito di tutto
della mia misera prigionia
chiamata terra.
senza scarpe e con in mano
infiniti arcobaleni
t’insinuavi furtivamente
tra le pieghe sgualcite
di quel niente travestito di tutto
della mia misera prigionia
chiamata terra.
Nascosta in quel tanto di nulla
che scorreva via impetuoso
e lentamente lesto
sei fuggita via
fino a scomparire all’orizzonte di fuoco
dei miei irraggiungibili sogni.
che scorreva via impetuoso
e lentamente lesto
sei fuggita via
fino a scomparire all’orizzonte di fuoco
dei miei irraggiungibili sogni.
Come albore per falene avide
tra bambocci di pezza dal cuore di ghiaccio
disperatamente
t’ho cercata dove non potevi essere.
tra bambocci di pezza dal cuore di ghiaccio
disperatamente
t’ho cercata dove non potevi essere.
Le mani mie protese
sui tuoi languidi sogni leggeri come vele
luce accecante nella buia notte
ti hanno condotto a me.
sui tuoi languidi sogni leggeri come vele
luce accecante nella buia notte
ti hanno condotto a me.
Catturata
per un attimo appena
dal mio pensiero a te rivolto
sfidando l’infinito
nel finito sei precipitata...
sei arrivata qui.
per un attimo appena
dal mio pensiero a te rivolto
sfidando l’infinito
nel finito sei precipitata...
sei arrivata qui.
Splendido
il dono vissuto in un istante
poi sei andata via
adesso
è tempo d’altro
il dono vissuto in un istante
poi sei andata via
adesso
è tempo d’altro
tiziana mignosa
maggio 2008
maggio 2008
»
- Blog di tiziana mignosa
- 3 comments
- 1585 letture
- Commenti
Scritto da © Bruno Amore - Ven, 19/02/2010 - 08:47
Finché riesci
"Finché riesci a stare in piedi
Bisogna andare.
Finché riesci a vedere
Bisogna guardare
Finché riesci a pensare,
Bisogna meditare.
Finché riesci a muovere le dita
Bisogna fare, lavorare.
Finché riesci a vivere
Bisogna desiderare e volere amare."
Scritta da Sofya, un'amica russa.
»
- Blog di Bruno Amore
- Login o registrati per inviare commenti
- 1008 letture
- Commenti
Scritto da © Wingdings - Ven, 19/02/2010 - 01:44
Bungee jumping
...
Nasce all'improvviso
come il volto di un amico
e si trasforma nell'ombra di una pietra
nel deserto.
Nasce,
si muove.
L'onda dell'essere per sembrare
scompare.
Ma è solo un attimo
e mi pare di rivedere
quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno
andare.
Ora
trasformo aria in acqua,
rumore in silenzio
d'oltreoceano.
Ritrovo il sembrare per essere,
la metafora del parlare
sbagliando accenti banali.
E' la parentesi sbagliata
d'una espressione matematica
che ha come risultato la vita.
Quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno,
morire.
Sebastiano Infantino
Venerdì 7 marzo 2008
Nasce all'improvviso
come il volto di un amico
e si trasforma nell'ombra di una pietra
nel deserto.
Nasce,
si muove.
L'onda dell'essere per sembrare
scompare.
Ma è solo un attimo
e mi pare di rivedere
quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno
andare.
Ora
trasformo aria in acqua,
rumore in silenzio
d'oltreoceano.
Ritrovo il sembrare per essere,
la metafora del parlare
sbagliando accenti banali.
E' la parentesi sbagliata
d'una espressione matematica
che ha come risultato la vita.
Quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno,
morire.
Sebastiano Infantino
Venerdì 7 marzo 2008
»
- Blog di Wingdings
- Login o registrati per inviare commenti
- 1232 letture
- Commenti
Scritto da © Franco Pucci - Gio, 18/02/2010 - 23:19
Grazie, Sergio.
solo un led rosso fiocamente illuminava la scena
il vinile ormai distrutto dai calci saltava le parole
bocca a bocca nel sudore si ballava nel buio della stanza
mentre Endrigo innamorava “ la festa appena cominciata…”
il vinile ormai distrutto dai calci saltava le parole
bocca a bocca nel sudore si ballava nel buio della stanza
mentre Endrigo innamorava “ la festa appena cominciata…”
cominciò così la nostra festa e mai è terminata
il vinile ormai consunto è finito al mercatino delle pulci
ma il sapore di quei baci mi è rimasto sulle labbra
“e’ stato tanto grande, ormai non può morire…”
il vinile ormai consunto è finito al mercatino delle pulci
ma il sapore di quei baci mi è rimasto sulle labbra
“e’ stato tanto grande, ormai non può morire…”
grazie, Sergio
»
- Blog di Franco Pucci
- 3 comments
- 1194 letture
- Commenti