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ti vengo incontro
per sfuggirmi .
tiro a secco
le radici
tagliandone
le punte e pronta
soffio sulle piume ,ferme
poverelle, languono
da tempo,
è ora di darle fiato.
lo so attendi,
non hai messo in dubbio
che sarei ritornata, e
spalanchi lo sguardo
e allarghi il petto
per accogliermi.
sai del mio desiderio
di pausa.
scaldo per te
la voce del silenzio e scrollo
con te
l'ombra di una nuvola
al passaggio.
prima del viaggio eseguo
un compito scaramantico
ginocchia al petto
mi guardo i piedi
che scalzi gongolano.
 

Novantacinque Di Anni, Metà D'Esistenza

Novantacinque di anni, metà d'esistenza,
e s'è appena addentata la vita inattesa
e iniziato a sentire nel cuore l'amore

quando tutto si sfascia senza più una parola,
polverio di macerie in silenzio di tomba
che non sa piu d'umano, che rifiuta la vita.

Il dilemma crudele ti si pone davanti:
ricreare il tuo tempo lasciando uno spazio
che non sappia di vuoto ma sia pronto per lei

o buttare un cerino catartico e puro
ritrovando nel rogo finale e spietato
il rinascere ancora alla gioia e all'amore.

      loripanni

Rauche stelle

 
Rauche stelle
 
Livida notte,
di foglie disperse
nel liquore dell'inganno.
Rauche stelle cantano
la follia del cielo che
disperde i suoi tersi colori.
E le ombre diventano
la realtà dell'anima.
 
Mariella Soldo-Notterrante

Oh, il croupier del bus!

Oh!, il croupier del bus è meccanico.
la sua anima di acciaio sveglia il perforante
e lo spiana alle fermate.
 
C’era un tempo alle fermate il buongiorno salendo
se pure albeggiasse la sera
e si dicevano racconti di mura curiose
le finte pappardelle col prosecco
il caffè al timore di ritardi
le altezze verificate a scanso dei biglietti.
Ci si piegava alle caviglie,
perchè le ginocchia ostentavano crescenza.
Poi al corrimano di fuga
a mostrarsi veri scampati ai controllori.
 
Oh!, la roulette del bus è giocata dai satelliti
e il croupier ha un disavanzo
di saluti
che alla gente mette fretta la discesa
quando chiama.

Occhi nel buio

Ciò che era pace...

Gusci di noce nel deserto del Gobi

Sai,
ci sono gusci di noce
nel deserto del Gobi,
si confondono con la sabbia
eppure io riesco a vederli.
Forse per la saliva
che mi regalasti sugli occhi
forse per quel sapore salato
su di me.
Nessuna nuvola in cielo
l'Himalaya le trattiene
e tu incantata che guardavi
le cime.
Passano ancora i cammelli
dove piantammo le tende quel giorno
passano per la via della seta
insieme ai camion
con la stella rossa
dei soldati della Repupubblica Popolare Cinese.
Sai
mi graffio i palmi con quei gusci
per ricordare un amore
finito tra lo sterco di un cammello
e una bottiglia di vetro
con l'etichetta di un chinotto.
Ora raccolgo
il mio zaino di piombo
con quattro canzoni
e una goccia di pianto
da lasciare in questo
lussuoso deserto del Gobi.

Lucignolo

tenere accesa questa vita
una lanterna che brucia sangue
e non ha fatto mai luce
davvero
un lucignolo nella notte
a rischiarare appena sassi
aguzzi
e nessun altro a seguire e
neppure è dato sapere
se poi accenderò
un fuoco di lauro
purificatore.

Tanka

Dolce profumo
di mandorlo fiorito
annuncia nuova
 
stagione dell'amore.
Felice esulta il cuore.

A te. ( 8 Marzo festa della donna)

 
A te che mi rimani accanto
non t'è facile starmi accanto.
 
Tu che nel tuo cuore mi tieni da sempre
e negli eventi  della vita m'accompagni.
 
Compagna mia, mia anima
sei la mia donna fragile e forte.
 
La mia pace e il mio rifugio
il mio desiderio e il mio tormento.
 
Sei la parte migliore di me
perchè in me tu dimori.
 
E non c'è bacio ne anima
ch'io ancora osi donarti.
 
Atlantis

Primavera

Nascerà per te
un bucaneve bianco
stigmato giallo
 
è primavera
è parola antica
e torna vita
 
porta profumi
promette dolci suoni
freschi sapori
 
frementi labbra
vellutate posano
carezze lievi
 
diviene ovario
gravido appassendo
lucido fiore
 
sé custodendo
aspettando domani.

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