Scritto da © matris - Mar, 13/03/2012 - 05:34
Rijeka, Sarajevo, Belgrado, nelle case
abbrustolivano le prugne al sole d’agosto,
il mare calmo richiamava al bagno,
ed il riposo tra le fronde dei saliceti,
abbrustolivano le prugne al sole d’agosto,
il mare calmo richiamava al bagno,
ed il riposo tra le fronde dei saliceti,
ad aspettare la sera.
Nei dinari inflazionati il rumore della guerra
e delle fantasie non costava
Nei dinari inflazionati il rumore della guerra
e delle fantasie non costava
guardare al pescatore issare paranze
attorno a gatti miagolanti di vita.
La sera, s’accovacciava al buio davanti al mare,
La sera, s’accovacciava al buio davanti al mare,
la notte, immersa d'echi mutati dai guizzanti cefali.
Nessuno friggeva al pensiero d’un conflitto,
tutti bevevano con gioia
assaporando i frutti d’una sana giovinezza
e tu, infelice assorto,
tutti bevevano con gioia
assaporando i frutti d’una sana giovinezza
e tu, infelice assorto,
del vento non volevi ascoltarne la voce.
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