Tappe dell'andare: Lisbona | Poesia | antonio devicienti | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Tappe dell'andare: Lisbona

“Sto innanzi all'Occidente merlata e solitaria.

Sono madre, turrita madre sopra l'alfama,

marezzato tappeto amaranto delle tegole

mescidanza di vento, di salmastro, d'Oriente;

siccome fui moschea, mi cercano arabe voci.

Vedo nenie africane, rotte di lontananza,

abitare le intercapedini dei tetti:

volentieri le sposo col gregoriano, tema

millenario del mio stare, svolgimento franto

nelle mareggiate sanguinose della storia.

Ogni grido degli annegàti e dei trucidati

è conficcato nei miei mattoni: se qui sto,

è per partire ogni volta: navi del pensiero

vengono armate dietro le finestre che guardano

me o il Tejo o l'Oceano e spruzzi ai vetri sottili

di desiderio rigano i cristalli di sale”.

Le Cattedrali hanno tutte voce, memoria, eco.

 

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