Scritto da © Giuseppina Iannello - Lun, 19/12/2011 - 19:11
Strada bianca, senza nome.
Sine caelum, sine strade,
ho perduto la mia gente...
Sine caelum, sine strade,
ho perduto la mia gente...
Ma c'è un ponte in mezzo al
mare...
Sei rimasta un filo d'ombra...
Sabbia erosa tra le mani...
mare...
Sei rimasta un filo d'ombra...
Sabbia erosa tra le mani...
C'era sempre una capanna,
qualche nonna
al focolare.
qualche nonna
al focolare.
Strada bianca, nella brezza,
di un cammino in libertà...
Ti ricordo, giovinezza,
nell'incanto dell'età...
Fili d'erba, tra farfalle
che che si persero nel sol...
di un cammino in libertà...
Ti ricordo, giovinezza,
nell'incanto dell'età...
Fili d'erba, tra farfalle
che che si persero nel sol...
Mi addentrai, per le mie colpe
nella valle in quell'età,
Ritrovavo le mie borse...
Ma la casa disparì.
Strada bianca, sulla neve,
non ricordo i tristi dì.
La mia casa, la mia gente sono il grido
che fuggì.
Strada bianca,
ti risento... Nella valle,
prigioniera,
mentre al despota ti pieghi...
Prigioniera del Poter.
E non l'ombra di una foglia,
di una casa, di un lumino.
S'alza un pianto, s'alza un grido:
Liberiamo il prigionier...
… … … … … ...
Via le spranghe dalle chiese!
Che hanno offeso la morale.
Che la forza, non denigri
l'onestà delle parole!!!
Ho cercato un sacerdote...
Ma le porte erano chiuse...
Era il giorno d'Ognissanti...
E Noi, all'ombra di una Croce...
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