Scritto da © matris - Lun, 18/06/2012 - 14:08
Volerei via da te,
se l’incedere passa come mite primavera.
Passeggio solo, nelle strade d’ombra
ad osservare la sera, sola anche la luna,
sbircia misteriosa il tuo lato oscuro immerso in un buio immenso da illuminare.
Guardarla appuntare qualche stella alla giubba borchiata dei tuoi voti,
devoti sofferti doni immolati al dio che illumina i giorni.
Perderei le ore nella notte senza un lume per trovare la speranza di un domani.
Fuggi via da me, sofferta solitudine, malinconia che occludi i liberi spazi
e giaci nello spirito al ritmo silenzioso d'un inoperoso sentire.
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