Scritto da © Glasya Labolas - Mer, 03/02/2010 - 18:48
Non ci sono più fumi a Londra
non aspettano i risvolti
mesti
del tuo cappello di fine agonia
e vulcani spenti e addomesticati
non scuotono più le carrozze.
Forse il nonno potrebbe averne a male
ma anche delle bussate continue
alla sua foto ringrigita.
Non conoscerà, il mondo più grande,
le tue labbra
e il pane dolce delle parole d'amore
avevi mani da pianoforte
nello stilare mattutino il bucato,
nei cubicoli di pane sfrondato.
Talvolta di cipolle erano le carezze
che non disdegnavo
e il broncio che mettevo alla scrima
presentabile dello scolaro
con le ginocchia da grattare.
Madre
gli specchi mancano di memoria:
quanto poco s'è camminato assieme
eppure quanta strada s'è fatta
che ancora non ci fa vicini.
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