Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Gio, 04/10/2012 - 15:14
Sotto i cieli di Madrid | ||
Sono presenze aeree che si stagliano contro il blu del cielo.
Inquietanti forme di eroi mitologici, figure alate, chimere dell'impossibile. Guerrieri che tendono le briglie di cocchi bardati a guerra. La gravità del marmo si trasforma in metallo, confondendosi allora nella cattedrale urbana. L'auriga lancia la biga al vento, i cavalli nitriscono, scalpitano rampanti sul vuoto della città. Tendini che guizzano, che cercano di liberarsi dalla staticità plastica del bronzo. Zoccoli che scalciano zolle invisibili. Sono loro, gli eroi mitologici, le sentinelle dell'aria, lanciate contro il cielo madrileno. Icaro affonda a capofitto tra vetro e cemento, impatta brusco contro il IX secolo. L'inquietudine della storia è scalfita da polveri acide, dal solfato di rame, lebbra graffiante di queste masse plastiche. E allora il bronzo si screzia e si corrode. Lo stagno e il rame si arrendono, disintegrandosi. Non è più Achille che fa scempio del corpo di Ettore, bensì un bollore di fumi acidi che inesorabilmente sale dalla Gran Via, mentre i guerrieri dell'impossibile attendono, impassibili e temerari, la loro sorte. In alto, un aereo traccia una scia bianca, un sottile colpo di bisturi nel cielo di Madrid. |
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