Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Ven, 22/12/2017 - 10:27
Scendo da te in giardino
lungo quel tramonto
che ci ricorda notti insonni.
Vorrei parlarti di un destino vago
che si aggira smarrito
tra le stanze della casa.
Citarti i ricordi più lontani
Citarti i ricordi più lontani
immersi nel centellinare del tempo.
C'è luce nella finestra dei tuoi giorni.
Luce e ombra.
Così è nell'inquietudine della vita
Così è nell'inquietudine della vita
nello sbaraglio del cammino.
Sono tornato nella antica dimora
dei miei trascorsi
è immutata nel ricordo
è immutata nel ricordo
anche il cielo è il medesimo
si staglia nella sera
si staglia nella sera
così come il giorno che lo accompagna.
Luce e ombra
contenuta nello spazio dei pensieri
nell'adombrare l'eco del passato.
Sognerò altri panorami
istantanee riproposte prive di perché
istantanee riproposte prive di perché
cliché di istanti ormai andati.
Il volto del tramonto mi appartiene
in questo mio sognare.
Così come i frammenti delle mie parole
immerse nell'impero delle luci.
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