Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Ven, 08/12/2017 - 18:18
Lame di ghiaccio
striano la tua tomba.
Sono le stagioni
che imperterrite segnano
l'accumulo di neve e degli anni.
Quanti inverni e quanti soli
sono mancati nei nostri giorni.
Vorrei cantare una canzone
sulle pietre che ti ricoprono.
Un canto leggero che si solleva
tra le nostre parole non dette
oh Padre.
[ma il tuo orecchio più non può sentire.]
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