Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Gio, 07/04/2016 - 20:39
È nell'accumulo della notte,
nei passi inquieti del tuo disagio
che fermo il pensiero.
Suturo le ferite del liturgico vivere,
ricche di cocci di memorie stanche,
di albe consumate in sogni assenti.
Torneranno i sussurri dei giorni
immersi sui sentieri delle passioni
perché acerba è la notte
senza la luna nel cielo.
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