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Raffaele Piazza e l’emozione del sogno

 

Raffaele Piazza e l’emozione del sogno

La nuova raccolta di poesie di Raffaele Piazza, “Del sognato” (La Vita Felice, 2009), è come uno scrigno segreto che nasconde perle di sogni e cristalli d’emozione.
La natura, con tutte le sue bellezze genuine (campi, foglie, frutti), è un elemento costante, che accompagna i versi dell’autore.
Il mare, metafora dell’anima e della mente, “si attendono le onde taglienti delle idee/nelle pareti della mente” (p.19), crea il movimento dei sentimenti e della scrittura. “Le maree dell’anima” scuotono la sofferenza e la rendono materia di poesia. “Il mare delle parole” si infrange contro la riva dell’umanità e bagna con sensualità ed eleganza la fugacità della sabbia.
L’amore è un ideale, incarnato nella figura di Alessia, fanciulla che regala la sua presenza al passato e all’infinito del tempo: “Si chiama Alessia,/è nuda nell’estate nella macchina/fermata con parole di chi scrive: è pronta/per i liquidi d’amore/non vuole avere un bambino (p.58)”.
Immagini di vita quotidiana si scontrano, delicatamente, con l’idillio della poesia: “auto ad affollare il cortile dopo il turno/nelle farmacie o nei garage, stella/a tingere di melarance i volti:/era sera stavamo parlando a caso/e dai vetri insieme il miraggio (p.20)”.
Nella raccolta di Raffaele Piazza, la vita è un palcoscenico di fantasmi e personaggi in carne ed ossa. I profumi del passato, i sapori dell’amore, il tatto dell’adolescenza rivestono di libertà le parole eterne della scrittura poetica.
“Del sognato” è una visione, uno spazio in cui la poesia è ancora possibile: “Ora dietro al nido delle/ore dorme/nell’esattezza di una meraviglia/Alessia: porta il limite/della pelle nelle calze/dell’inverno francese,/di campagna nella polvere/di storia/ancora medita/sulla mistica sera, l’ora blu/a poco a poco/consumato in fughe di salvezza/(corse sulle cose della bicicletta),/vendemmie e vini d’aurora/aspetta nella camera che ritiene/contenitore per fare amore/e trarre il senso della sigaretta (p.52)”.

Mariella Soldo

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