Scritto da © matris - Mer, 06/10/2010 - 14:26
Donna, come un canto di dragone estinto
laceri l'aria alla ricerca di San Giorgio.
Trasecoli divina e diversa da un sogno diverso
annunci le tue arti magiche incantandoci
e la tua femminea posizione ruba lo sguardo
distratto da un giorno malandato e gioiamo.
Donna, sospiro di fata, cura dell’anima e del corpo,
verde pascolo d'alpeggio, battito d’ali di fringuello,
donna, ribelle fin dentro le viscere, distruttiva
come il lancio di un sampietrino tra la folla,
e tra i vicoli insipidi di un quartiere di periferia
dissipi il giorno e alimenti la notte della tua mercé .
Donna, carica di passione come un'onda rossa
espandi il tuo confine, pantera nera che ghermisci,
ragazza del nostro maggio sobilla, infondi e dona coraggio.
Donna muovi l’azione che spinge a vincere le incertezze
sbandierate e gridate tra le case assopite di noia.
Donna, speranzosa e alta testimone di solidarietà
Donna, amante, moglie o madre, donna di pietà.
Donna bambina, indeflessa e laboriosa formichina,
accudisci il tuo nido e per amore dai tutta te stessa.
donna di festa, tra le cento cose che sai fare
la natura ci aggrada quando il tuo cuore sa amare.
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