Scritto da © Elisa Anastasi - Lun, 28/05/2012 - 21:35
Da giorni vedo il vetro di fronte al mio letto spaccarsi
lo guardo esplodermi contro
e io sul mio giaciglio rimango seduta guardando questa scena attonita, ma inerme.
I pezzi di vetri mi arrivano sopra
mi si scagliano contro
mi si conficcano nella carne.
Uno mi penetra il petto
e io non mi muovo.
Sono solo seduta, con gli occhi sbarrati al centro del mio letto
e osservo il sangue colarmi dai tagli
ma resto lì seduta, sanguinante e spaventosamente immobile.
C’è però un’altra immagine persistente nella mia mente, da giorni.
Mi vedo in piedi e non riconosco il posto attorno a me
ma ho una cascata d’acqua che mi piomba sulla testa.
È una cascata d’acqua consistente
dovrebbe buttarmi giù con la sua forza impetuosa
ma io resto lì immobile, come immobile ero sul letto
Però retta sulle mie gambe forti
e non ho sangue che mi macchia la pelle.
Ho freddo, oh si, quell’acqua è gelida
ma io la guardo, la sfido
riesco anche ad alzare le braccia nonostante la sua violenza furiosa.
Quell’acqua mi è amica
mi ha lavato dalle ferite
mi ha svegliato
Mi ha dato forza.
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