Scritto da © morena - Mer, 01/01/2014 - 13:12
Il mio è un lavoro stravagante-
io vago nelle pause dalla vita-
...ma di vite ne conosco tante.
Rannicchiata in una bolla occlusa al mondo,
dolcemente mi accarezza e mi solleva
dalle stelle che ho abitato nella notte,
solitudine molteplice di strenue cavalcate,
di ricami e pizzi neri su lenzuola bianche.
Rigattiere strampalato di qualunque mercanzia,
capitano di una nave rompighiaccio-
si appassiona allo scandaglio delle storie,
le conserva appese al collo,
come un cane san bernardo.
Ha salvato molte vite dalla neve.
Però anch'io, modestamente, sono stille di idromele,
caramelle di memoria rinsecchite...
e impettito faccio bene il mio lavoro.
Dolcemente mi accarezza,
mi solleva,
mi depone...
Io, garbato fiore secco, elevato a sempreverde-
nel volar di un colibrì ho scalato la carriera
porto il segno dentro ai libri, da mattina a sera.
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