Scritto da © matris - Ven, 30/05/2014 - 11:07
Salgono all'oscurità gli spettri della terra,
distese tettoniche spingono
solcando terreni forti ed aspri
tuoni, boati, esplosioni.
La sera tornano a nuovi sciami
destano lunga la notte
al gelo che l'aspetta.
al gelo che l'aspetta.
Calore dalle viscere del tempo
gorgo del buio più fecondo,
briciole di stelle pulsano venti solari.
Mille sassi crepitano secchi
tra le foglie morte.
Al ciondolare dei gufi
nella pace riposta
il ciclo del tempo anela alla vita
vegliata, concepita, risorta
rotolano al sillabare del vento
misteri vaghi.
Dipinti fiori
animano al sole
la poesia.
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