Scritto da © matris - Lun, 15/10/2012 - 13:09
E svelavi al dio sole il centro del respiro
immacolata resistenza alla resa del tempo
socchiuse le ciglia adescavano i primi bagliori
e poi ti chiedevi a cosa serve rinascere ancora
se è nel sogno che induriscono le radici del passato.
La mente, il corpo, invecchiavano ad ogni parola
mite il disgelo, ma non siamo dissolti?
I capelli morendo ridondano vita, pulsione incredula.
Inoperoso sono rimasto a lungo rifugiandomi, spento,
il gorgo del tempo fluidifica ogni cosa,
passando, il profumo di una rosa sente battere il cuore
aumentare ad ogni lamento ad ogni grido incerto
lascio parte d'un sorriso e rivivo l'amaro ancora contento.
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