Scritto da © matris - Mer, 14/08/2013 - 08:50
Il lago ha origliato nella fossa di queste acque terse
e nelle terre dai cieli azzurri
il canto melodioso di una sirena ammalia
sibila come un lamento,
onde che non hanno nome
gravano come petrolio nero
nel cuore..
lambite le pietre che esanimi
vegliano i guizzi bizzarri dei pesci
La luce irradiata appare accecare nei suoi raggi
il magico miraggio d'un sogno d'amore
più bello del mondo,
ma il sole che brucia la pelle
ama la riva e la bacia teneramente
rapito da questa amena beltà..
Il candido Giglio intanto
galleggia tra i flutti scivolando nell'incanto
espanso del profumo di una vita.
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