Scritto da © luccardin - Sab, 27/01/2018 - 12:56
Odora di morti
questa libertà che lacera i silenzi
tra macerie e brandelli di carne.
Il mio respiro ansima
tra i passi che ritornano a casa.
Sarò ancora un uomo tra gli uomini
ritornerò a credere nell’amore
sorriderò al giorno
ad una tavola imbandita
agli sguardi innamorati.
Sotto la coltre della notte non dormo
ho sempre gli occhi fissi nel vuoto
e un’immensa sofferenza per chi non è ritornato .
Odo in un presente inviolabile
il lamento degli innocenti e le urla dei carnefici
la mia anima è avvolta
nel filo spinato dei ricordi.
Chi può dimenticare dimentichi
chi può sorrida alla vita
la mia è tra le lacrime che sgorgano dal cuore.
Guardami
ogni lacrima ha un nome
un volto
un dolore che invoca pietà
io prego per dare dignità ai morti
tu prega affinchè l’odio non sia dell’uomo
il pane del domani.
Odora di morti
questa libertà che lacera i silenzi
tra macerie e brandelli di carne.
Il mio respiro ansima
tra i passi che ritornano a casa.
Sarò ancora un uomo tra gli uomini
ritornerò a credere nell’amore
sorriderò al giorno
ad una tavola imbandita
agli sguardi innamorati.
Sotto la coltre della notte non dormo
ho sempre gli occhi fissi nel vuoto
e un’immensa sofferenza per chi non è ritornato .
Odo in un presente inviolabile
il lamento degli innocenti e le urla dei carnefici
la mia anima è avvolta
nel filo spinato dei ricordi.
Chi può dimenticare dimentichi
chi può sorrida alla vita
la mia è tra le lacrime che sgorgano dal cuore.
Guardami
ogni lacrima ha un nome
un volto
un dolore che invoca pietà
io prego per dare dignità ai morti
tu prega affinchè l’odio non sia dell’uomo
il pane del domani.
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