Scritto da © luccardin - Ven, 04/10/2019 - 21:54
Era la mia assenza a farmi compagnia
guardavo dentro me e ti vedevo nostalgia
fasciarmi il male che morde il cuore .
Tu eri prima di me
e non potevo fuggire dalla tua presenza
parlavi senza parole
voce che rapisce l’anima senza un perché .
Il domani viveva nei silenzi che piovono dalle stelle
come un giorno nato senza ali
aria di un timido mattino
nebbia che si dissolve nella nostalgia del perduto.
Ho provato a viverti
a immaginarti
pura essenza di un paesaggio
l’ombra che attraversa l’anima e non puoi toccare
fino a scoperchiare il sarcofago del tempo
e trovarci solo polvere felice di essere polvere.
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