Scritto da © luccardin - Mer, 07/02/2024 - 00:51
Le luci della notte calano dove affiorano le ombre
la vita una dissoluta pianura di illusioni
di ritrovare se stessi al tramonto del giorno
in una casa dove far riposare l’amore .
La solitudine non è che un giaciglio di fiori
un letto dove rivoltare
un corpo imbalsamato nei ricordi.
Sarà che ogni alba è luce di speranza
elisir nel tempo indefinito di uno scrittoio
dove la penna cerca le parole da incidere sulla pelle
di un anima che brucia alla ricerca di se stessa.
Partire e ritornare come un sole che s’alza all’orizzonte
e poi muore dall’altra parte del cuore .
Qui si piantano croci tra le onde di un indefinito aspettare
nel calpestio continuo di silenzi
fino a che la luna non imbianchi di spettrale luce
il sentiero che in tutti noi
vive di passi al riparo del tempo
in quel lento brulicare di stagioni
felici d’invecchiare tra i tetti senza volto .
Noi miraggi di sguardi
respiri puntellati nei tramonti
quando le notti sono grasse e sazie di giorni
come donne in un solo giorno da spogliare
su cotonate nuvole e praterie di stelle.
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