Scritto da © luccardin - Mar, 15/11/2016 - 10:56
Miei sono i sogni
e miei sono i dolori
e tutte le paure rimaste ad espiare
i giorni da vivere a da rivivere
come una somma dovuta
un debito di vita
un pegno per essere vivo
per ringraziare il tempo che mi ospita
nel suo grembo affollato di ricordi.
Non so neppure se sono io
sono così trasformato dal dì
che in me mise la sua firma
per essere vivo
piantandomi nel cuore
la radice amara della malinconia.
Io un vagabondo per natura
che si nutre di rifiuti tossici dell’anima
la nostalgia di momenti mai vissuti
di cenere che sa di morte
e di quella mia che gode dei lamenti
che si raccolgono nel cuore
un purgatorio di preghiere senza assoluzione
nel dare e avere sono in debito della vita
stornata nella parola amore
che non so neanche che cosa sia
come un volto mai conosciuto
una mano mai trovata
un giaciglio che ti accolga
che ti ripari dall’insidie del buio
quel buio che ho incontrato
quando ho amato il tuo nome.
Miei sono i sogni
e miei sono i dolori
e tutte le paure rimaste ad espiare
i giorni da vivere a da rivivere
come una somma dovuta
un debito di vita
un pegno per essere vivo
per ringraziare il tempo che mi ospita
nel suo grembo affollato di ricordi.
Non so neppure se sono io
sono così trasformato dal dì
che in me mise la sua firma
per essere vivo
piantandomi nel cuore
la radice amara della malinconia.
Io un vagabondo per natura
che si nutre di rifiuti tossici dell’anima
la nostalgia di momenti mai vissuti
di cenere che sa di morte
e di quella mia che gode dei lamenti
che si raccolgono nel cuore
un purgatorio di preghiere senza assoluzione
nel dare e avere sono in debito della vita
stornata nella parola amore
che non so neanche che cosa sia
come un volto mai conosciuto
una mano mai trovata
un giaciglio che ti accolga
che ti ripari dall’insidie del buio
quel buio che ho incontrato
quando ho amato il tuo nome.
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