Scritto da © musamalade - Ven, 28/05/2010 - 20:14
Lei mi ha aperto e mi ha uccisa
lei mi ha strappato a me stessa come una poesia
e io la vedo che mi sorride anche se è lontana.
Lei mi ha baciato le lacrime e le cicatrici
e non so come dimostrarle il mio amore
mi accompagna dappertutto e mi lascio guidare
sono una bimba che ha paura a sfiorarle la mano
e la guardo da sotto i ricci arrossendo e sorridendo.
Lei certe volte è triste e io non so che fare
il cuore mi diventa roccia e punge
vorrei tanto abbracciarla e raccontarle di lettere morbide
è grazia sensuale e ruvida scogliera.
Lei è il vento e il mare
è la livida tempesta che piange confetti porpora
[è il violino che ti rovescia il cuore]
la mia nube che avvolge e che dolce mi accarezza la pelle
mi dice guarda osserva senti e mi zittisce col dito sulle labbra.
lei mi ha strappato a me stessa come una poesia
e io la vedo che mi sorride anche se è lontana.
Lei mi ha baciato le lacrime e le cicatrici
e non so come dimostrarle il mio amore
mi accompagna dappertutto e mi lascio guidare
sono una bimba che ha paura a sfiorarle la mano
e la guardo da sotto i ricci arrossendo e sorridendo.
Lei certe volte è triste e io non so che fare
il cuore mi diventa roccia e punge
vorrei tanto abbracciarla e raccontarle di lettere morbide
è grazia sensuale e ruvida scogliera.
Lei è il vento e il mare
è la livida tempesta che piange confetti porpora
[è il violino che ti rovescia il cuore]
la mia nube che avvolge e che dolce mi accarezza la pelle
mi dice guarda osserva senti e mi zittisce col dito sulle labbra.
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