Scritto da © matris - Lun, 14/03/2011 - 20:40
Gli amici mi chiamano verdura andata a male, mi trovavo a cercare il costo del sapone, non pensavo di farlo mai al tramonto dei miei 5 euri, gli unici amici sinceri che ancoravano le mie tasche, tutte monetine da 5 10 20 cent, un calvo bottino, mi staccai un assegno da 100 euro e corsi a spenderlo subito, ero raggiante come un sole allo zenit.
Che m'importa del mondo dei consumi, che cosa fa di me uno scialacquatore di euri, forse la smania di rendermi coatto al gruppo, forse la voglia di vivere all'occidentale, forse la fame.
Mi spendevo per capirlo, cercavo un interesse che fosse plausibilmente la scelta meno dispendiosa, invece mi accorsi che la scelta meno dispendiosa era la fame. Capii il mio ruolo nel mondo avverai che non avevo scelta diversa, capii che mi ero raccontato una bugia da solo a riguardo dell'assegno da 100 euro, che disdetta... non esisteva, come non esisteva neanche il mio conto in banca, era uno scherzo di pessimo gusto che mi ero procurato.
Per tutta la mattina mi odiai, il sapone non lo dovevo comperare avrei perso stima di me stesso non sentendomi addosso la puzza acre del sudore raffermo da mesi sulle mie magliette, 4 per l'esattezza, perchè fa freddo e fuori è meglio coprirsi bene ed a strati, così si ha la certezza che si traspira di più ed io amo essere libero, ottenere rispetto dai fiori e dalle piante che incontro, gioire della luce del sole e delle nuvole che ha volte ti spruzzano addosso quella poltiglia di smog che a me fa tanto schifo.
Ma chi lo fa questo smog? Chi lo produce? E chi lo smercia? E quanto costa? E chi lo paga? E che cosa se ne fanno dopo averlo pagato?. Mi aspettavo una risposta da loro, vera e convincente, ma niente.
Non so perchè, ma quando parlo con le piante non ottengo mai una risposta, un'imprecazione, un gesto di spontaneità, niente... loro ti stanno a guardare e raccolgono la sfida tacendo, aspettando, quasi fossero consapevoli che una risposta non c'è a domande così sceme.
E allora a chi lo chiedo per levarmi questa voglia di fragola.
Lo chiedo a Silvio che Lui lo sa.
Allora Silvio come la mettiamo con questo smog.
Ma Silvio non risponde è impegnatissimo alle sue feste e non sa di preciso cosa accadrà dopo il grande bunga bunga.
Allora lo chiedo all'opposizione.
Nessuna risposta, l'opposizione non sa che pesci mangiare. Allora lo chiedo all'Europa!
Ma non trovo nessuno che si interessi della mia domanda per darmi una risposta avvincente ed esustiva.
Allora lo chiedo all'America ed alla Cina ed al Giappone....
Ma non c'è una risposta da parte loro.
Bene, torno a chiederlo alle piante.
Putacaso che passa di li un prete, mi vede e mi guarda con dolcezza: Ma che fai, mi dice.. che stai parlottando con quelle piante brav'uomo...
Presi il coraggio a due mani e lo chiesi anche a Lui..
Caro ragazzo, mi rispose.. se vuoi veramente sapere la verità, devi prima venire a confessare le tue colpe, perchè e lo so bene, tu ne avrai certamente.
Allora gli chiesi perchè mai avrei dovuto confessarmi con Lui e non con la pianta, mi rispose che grazie all'intercessione del Signore sarei mondato dai miei peccati, e continuò; Tu hai fornicato, sei senza Dio, non segui i precetti della chiesa, non vai a messa, bevi per strada e puzzi come un caprone.
...... Ebbi un attimo di riflessione.... Ma torniamo allo smog, mi sa che non è poi tanto un problema ed a questo punto, non vedo perchè mai dovrei mondarmi di queste colpe... tanto siamo tutti sporchi di smog, che ce ne importa alla fine.
Salutai la pianta ed il prete e me ne andai appagato della mia riflessione.
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