Scritto da © Giuseppina Iannello - Ven, 19/08/2011 - 13:48
La legge degli amorali non conosce confini di luogo, né di tempo. Stamani... Ero nella chiesa della Madonna della scoperta... Tra Peschiera e Lonato, quando percepii una presenza e un grido. Giungevo a casa e la sentii presente, ancora nella sua essenza. Mi ha detto: "Amica, Tu non sapevi della mia esistenza, ma sentivi il fetore di chi sapeva. Fai sapere a tutti che sono morta relegata in casa, rea della colpa di non avere eredi. Ma c'è la legge interiore che condanna chi si rivolge al prossimo dicendo: non ti conosco."
*C'era un errore grossolano, dovuto ad una distrazione della scrivente, in età scolare, una dolce ragazzina che riporta i miei scritti; mi sono accorta poco fa (21.8.11-14.45).
C'era scritto: "Ma c'è la legge interiore che condanna e si rivolge al prossimo dicendo: non ti conosco."
Lo scritto giusto è: "Ma c'è la legge interiore che condanna chi si rivolge al prossimo dicendo: non ti conosco."*
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