Scritto da © matris - Mar, 28/06/2011 - 22:44
Delle trecce rosse tatuate su occhi marroni
il solstizio d'inverno era finito
sul lastricato pavimento il tuo vomito
irruente sbuffava a cercar pace
Sentieri i percorsi nelle strade del vino
astratti ricordi schizzavano indietreggiandoti
bill il cane, la casa sul fiume, gremita di facce
nel ventre della balena bianca ondeggiavi
Trasecolavano i lampioni di luce nel bianco
il colore dell'Islam mascherava la pace
del canto di un'aurora a scatti anelavi
fuggire con addosso solo i tuoi pensieri.
Teli immacolati che il vento alitava sulla piazza
i merli cantavano inneggiando al chiarore
nel cranio più nulla accavallava ora i lamenti
alla torta tagliavi la minor fetta di un nero momento.
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