A. Rodin Il poeta e la musa
Io non ti ho visto gli occhi
quando ho ascoltato
lo sguardo penetrante
appoggiato alla spalliera
la testa sul cuscino
la spalla sopra il lino
e il cielo nascosto dalla tenda.
Io non ti ho visto gli occhi
ma il tremito confuso delle mani
bisognosa che chiedeva
di perfezionare amore trionfante
di noi, tu ed io, arresi
nella completezza dell'istante
sudati, appagati irrimediabilmente.
Non ti ho guardato gli occhi
e abbiamo scosso il vento
di alchemica passione
occulta l'anima e zingara la vita
andiamo verso la tempesta
ignorando il riso illusorio della quiete
che non ci appartiene ancora.
Il nostro letto è angolo e breccia
è scheggia di benessere
brusio che disperde gocce
ubriache di silenzio
assaporando il fremito incontrollato
della pelle che arde sdraiata.
Ora si posa l'occhio chiuso
e giocano le mani coi capelli.
- Blog di raffaela ruju
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