Scritto da © Axel - Lun, 30/11/2009 - 08:53
(immagine di Katarina Solokova)
(Nel paradigma teorico)
Screzia rugginosa lacrima
i fogli del cielo all'iride lisa,
nel varco scucito d'autunno
al vago ricordo di vite sfumate,
giocate al bivio delle ipotesi
e concluse senza giorni e notti,
da incastonare al petto, fra i gioielli.
(della distribuzione dei fulmini,)
S'appresta al rito l'ombra
che cola ai fianchi del pensiero,
cullando fantasmi incompiuti
e angeli smunti di parole, soffiate
via dal vento armato d’artigli,
facendo coriandoli d’un nome
già disperso tra i fiori d’inverno.
(è distratto, l'acquoso destino,)
Dalle vene l’incenso
Tra le dita il cielo
Le radici nel cuore.
(a donarmi la moda più alta.)
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