Scritto da © Giuseppina Iannello - Ven, 26/05/2017 - 15:33
“Buonanotte, Mariù.”
“Buonanotte, Giovanni
Ascolta... Voglio
dirti una cosa...
Voglio dirti le cose
che ieri, sorridendo,
dicevo al mio cuor...
Ho un vestito con balze e
con veli
e un diadema di candidi fior;
l'ho riposto nei sogni segreti,
tra gli arredi del tempo
che fu.”
“Fugge il tempo, mia dolce
sorella,
ma ogni cosa, mi parla di te.
Noi vivemmo la storia più bella,
rispondendo a un richiamo del cuor.
Sento sempre più mesti i rintocchi,
ma la vita è un richiamo d'amor.”
“Non soffrire,
distogli quegli occhi dalla valle.
Non piangere più.
C'è nel cielo un
tripudio di stelle e
mi vedo, col candido velo.
Me lo disse il poeta Alessandro (1),
che mi avrebbe
portato all'altare.”
* Voci parlanti:
Giovanni Pascoli e la sorella Maria, detta Mariù. *
(1) Si tratta di Alessandro Cleves, dottore in Medicina. Egli amava ricambiato, Mariù ed aveva chiesto la sua mano a Giovanni Pascoli. Non potè realizzare il proprio sogno perché si spegneva il giovane età.
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