Pensando al mio papà | Poesia | Giuseppina Iannello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Pensando al mio papà

santantonio.jpg
13 giugno, sant’Antonio da Padova.
 
Quante volte, papà
mi hai sorretto al tuo cuore,
senza dirmi le cose
che pensavi per me.
 
La tuo mano stringevo
per sentirmi sicura,
ma una folle paura,
mi diceva che
Tu,
nonostante il contegno,
Tu soffrivi, papà.
 
Nella torrida valle,
desolati,
noi sedemmo
sull’unica panchina.
Grossolane inferriate
in quella scuola,
in tutti gli edifici,
nelle case, mi incussero
terrore.
E non c’era nessuno
per le strade,
niuno cui si potesse domandare:
“Scusi, c’è una pensione da queste parti?”
 
O tenero papà,
che mi capivi,
non disdegnando
di una bimba
i voli,
mi parve di sentirlo il Tuo pensiero:
“Costì non c’è nessuno!?…
Qual demone ci spinse?
Però, non scoraggiarti,
confida in Dio.”
 
Mentalmente risposi:
presto avrò modo di pensare
che mi avranno ingannata.
Dammi ancora coraggio,
papà mio.
Mi parve di sentire:
“Tu non hai colpa;
rispondevi all’invito di una scuola
che auspicava di avere
una docente,
ché ne mancavan tante.”
“Signorina, noi l’aspettiamo
e, calorosamente.”
Ora, papà da riverita “profe”,
son la mendica, e certo, l’indigente
chevuol con sé l'anziano genitore
perché da sola,
non sa fare niente.
 
Papà, ricordo sempre
la tua mano,
calda, orgogliosa,
stringere la mia.
Nei momenti cruciali,
il tuo sorriso
per dar sostegno
e non soffrire ancora,
ma, dagli occhi...
una lacrima furtiva.
Non mi lasciare.

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