Scritto da © Giuseppina Iannello - Mer, 01/05/2019 - 15:45
In questa ora, silente
che si stinge,
pensando alle ferite
del dì cadente,
certo, m’ascolterai;
io non ritornerò.
Sono malata.
Però, mi manchi.
Navigante che
mi chiedi,
quale fosse
la mia terra,
ti rispondo con solerzia,
una striscia
in mezzo al mar.
Un mistero
mi sospinse
con i miei cari genitori.
……………………….
Papà mio, dammi la mano,
mamma, stringimi
al tuo cuore.
Ti ho sentita
nelle soste,
terra mia,
piangere piano,
nel sorseggio
dolce amaro
di quell’ultimo caffè.
Terra mia,
resto lontana,
ma vicina
nel pensiero.
Or, ti dico:
leva al cielo,
la mia ultima poesia.
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