Scritto da © Giuseppina Iannello - Ven, 29/12/2017 - 10:02
Mamma,
pallida rosa...
Nei tuoi germogli
avevi concentrato
le tue speranze...
Mi fu precluso
renderti felice
e avrei voluto darti
la mia gioia.
Non ancora al
tramonto della vita,
tu ti chiudevi
come un fiore a sera.
E c'era nel
tuo cuore una
preghiera,
un pianto tristemente
contenuto.
Ti dipartivi
e, sola all'insaputa,
per non udire il
lacerante grido.
Mamma...
dono divino
Soltanto, tu,
lo slancio del tuo cuore,
ebbe la forza
di rialzarmi.
Eri già in Cielo,
ma sentii la voce
e le parole
giungere, adeguate:
sorreggiti;
non svenire;
resta in attesa.
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