Scritto da © Giuseppina Iannello - Gio, 12/04/2018 - 09:17
Per poterti baciare, mia piccina,
ho preso un po' di miele, di zucchero,
farina...
Quindi, mi accingo all'opra:
e la morbida pasta,
sostenuta da un amore profondo,
prende vita: così tu nasci, Azzurra.
Come sei bella, amore!
Aggiungo alla tua culla
un nastro rosa,
alla tua fascia, invece,
un vel di stelle
come sei bella!
Sorridi?
Conosci Maria Sole?
Ed ecco, dal roseto,
sporger la testolina
un angiolino
“Mamma son qui.”
Accorre; posa sul tuo visino
un dolcissimo bacio.
Poi, si stringe al mio cuore
“Mamma, grazie del dono. Grazie, papà.”
Ed è il papà radioso.
O dolci bimbe, figlie del preesistente,
siate buone.
Scrivete al ciel
di quanto noi vi amammo
e della lunga attesa.
Scrivete al Ciel, di quanto fu la mamma
felice nel saper che c'eravate.
Dalle memorie giunsero
i vostri amati nomi.
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