Scritto da © Giuseppina Iannello - Sab, 06/08/2016 - 16:58
Tu risplendevi
dolce terra mia,
come la primavera
dei vent'anni
e perenne sembravi
col tuo manto
di fior leggiadri;
Io ti parlavo tanto
Io ti parlavo
e spesso con la mano
un orizzonte chiaro
ti indicavo.
Tu m'ascoltavi.
Non dicevi niente
per non turbare i momenti
di così dolce sognare
ma poi tacitamente
mi chiedevi:
"perché vuoi dispiegare
le tue ali?"
Pensavo ad un impegno
sociale e in quel dì
te lo dissi, terra mia.
In un giorno qualunque,
andai lontano.
Addio "primavera", perdono
per le chiacchiere grandi
che facevo.
Che ti confusero un poco.
Rimani in me
adorna dei tuoi fiori
con i colori,
con i libri schiusi.
In me rimani
con tutte le cose
che mi furono care.
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