Scritto da © matris - Gio, 19/05/2011 - 15:09
Come siamo caduti in basso noi, non s'è mai accertato
lo sai che il bisogno non è un altimetrico riscontro
perdura la destra e la sinistra attende il suo da fare.
Appoggi il desiderio a cavallo dei tuoi anni
la rotta andata a piedi o di fretta lontano
pedalare e arrivare verso la sera per soffrire
un dolore una risposta sofferta.
Croste di polenta avanzi dei giorni prima,
fruiamo del pasto lenti ai morsi della fame indeboliscono
perduta magia amena offri la coda e la testa dei pensieri,
il corpo, crollato nei desideri, sarà meta alla deriva in una barca
che isola non trova e s'apre di falla troncando parole
salite ancora a dirimere la sorte dai tuoi occhi socchiusi
graffiando lenti al ciglio del baratro l'abbraccio
non lo soffri e il caldo da me provato neghi
non vivi d'un ora deleteria la vita
la posta svincola al fine e la semina conta
siamo ora e sempre di passato dimentichi,
e semi da fiorire e palpiti eterni di paura d'amare.
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