Scritto da © matris - Ven, 06/07/2012 - 00:34
Intrecciavi i capelli arruffati
prima di correre per erti sentieri.
Salgono alla collina, li conoscevi tutti
li rispettavi.
Ogni anfratto calcava i tuoi passi,
e la sera antichi mestieri rivivevano la libertà di resistere.
Lungo i viali, fregi scorticati ornano le tenere cortecce.
Dei cipressi il campo assolato a papaveri,
che ora arrossiscono alla luce dei tuoi occhi.
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