Scritto da © francesco ballero - Mar, 10/05/2011 - 09:35
A cosa pensi, cosa attendi ancora
se ti appare così sfrenata pena
la memoria di un vortice di vento?
intanto io gioco in echi di universi,
là dove le tempeste si frantumano
sui moli ed un tuonare mi sommerge.
Qui muore il canto in piazza e nelle case
reciso dagli dei che genera il deserto.
Ben altre tracce mi invitano al largo,
folle come gli uccelli non appena svegli
a vive solitudini d’amore.
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