Anonimo

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

blog di francesco ballero

Caro fratello mio

Caro fratello mio,

mi sono preso cura del silenzio
perché ogni parola
si tramutasse in sguardo.

 

Amo del tempo le ore incomprensibili

mandorlo
Amo del tempo le ore incomprensibili
 - poco mi svelano, solo dei battiti -
e poi la terra con i suoi silenzi

Come in cielo così in terra

Talvolta accade che con sé mi porti
la lontananza opaca delle stelle
al fondo di ogni suono della notte.

Ma tu chi sei se non il ferreo buio

Fra i rovi

Dove è una terra che sanguina
sulle zolle assetate
ed un vuoto che insiste
in un cielo di sabbia,
s’abbuiano radici ritorte
sagomate col sale.
Molte secche parole
ingombrano e sfumano in nebbie.

Ma al dono di nuove sorgenti
d’ acqua viva tra i rovi,
noi non avremo paura

Silenzi

Si nasconde e si involge di caligine.
Nelle sue albe e tramonti inviolabili,
nel nugolo di corpi senza suono
s’affossa e si disperde la densità del tempo.
 
C’è un silenzio che insiste per le piazze e nei vicoli,

Vivo per amore

Vivo per essere voce e parola
qui dove i poveri muoiono al buio
e un silenzio resiste
nelle case e nell’alba,
per un incontro che schiuda dei cieli
al tuo distogliere gli occhi e la mano,
fino a quando sarà tremito il cuore.
 
In principio era il Verbo

Camille

La tua anima riposa a Saint Lazare
nei colori e in nuvole di fumo
sopra effetti di luce e movimento,
solo pochi chilometri di ferro
a condurci sin qui da Giverny.
 

Il tuo sguardo è già brivido di morte,
ma trattieni la vita con le braccia.

Ti ricordo nel sole sopra il colle,

Solitudine

Mille volte ogni giorno sono solo
mentre negli occhi lunghissimi i secoli
dello sconforto umano mi balenano
e in segreto si bagnano di pianto.
 
Fa così tanta fatica la voce
a dare forma al mistero profondo
mille volte ogni giorno accarezzato
e ricercato nel fondo di sé.

Giallo Oro

Quaggiù nella labile estate
questa luce s’impregna d’immobili silenzi.
Ci frastorna uno sfondo di ostinati ronzii
per strade ruvide di sole e sudore.
 
Ognuno può cercare
oltre la sfocatura della polvere
una propria oasi d’ombra

Pietra fatta luce (il sogno di Giacobbe)

Ed ecco accade che oscilli una luce
da un lembo di cielo
ed angeli salgano e scendano
attraverso il tragitto
dove due sguardi si incontrano.
 
Il mio giaciglio fu fatto di pietra
e dalla pietra un silenzio stupito
per ogni sogno che cielo diviene

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 2 utenti e 3112 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • live4free
  • Bowil